lunedì, maggio 25, 2009

Confisca per equivalente e Carta di Nizza

Cass. pen. Sez. II, (ud. 29-01-2009) 18-03-2009, n. 11912
La Corte di cassazione riafferma la irretroattività dell'applicazione del sequestro per equivalente e della confisca per equivalente (nelle ipotesi di reati transnazionali), come introdotte dalla L. 146 del 2006 di ratifica della Convenzione ONU sul crimine organizzato transnazionale, riconoscendo il carattere afflittivo sanzionatorio di tali misure, sulla base delle assunzioni contenute negli strumenti europei di tutela dei diritti fondamentali, richiamando altresì il carattere vincolante della Carta europea dei diritti fondamentali.
Secondo la Corte "osta a tale retroattività il carattere certamente anche "sanzionatorio" della confisca per equivalente come già stabilito in numerosi precedenti di legittimità (v. cass. sez. 3^, n. 6342/2008, nonchè cass. sez. 2^, n. 629/2007).
Aggiunge la Corte che " per completezza va anche rilevato che, stante la natura sanzionatoria della confisca per equivalente, la irretroattività della sua applicazione, oltre che conforme all'interpretazione dell'art. 25 Cost. (cfr. Corte Cost. n. 19/1974) è imposta anche dall'art. 7, comma 1 della Convenzione per la Salvaguardia dei diritti dell'uomo, ratificata con L. 4 agosto 1955, n. 848, ai sensi del cui disposto "non può essere inflitta una pena più grave di quella che sarebbe spettata al tempo in cui il reato è stato consumato".
Tale ultimo principio è stato riaffermato anche dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (più conosciuta come Carta di Nizza) all'art. 49, cui non può essere contestato, secondo quanto affermato dalla Corte costituzionale sin dal 2002 (sentenza n. 135/2002), il "carattere espressivo di principi comuni agli ordinamenti europei".

mercoledì, maggio 20, 2009

OLAF: trasferimento di materiale probatorio alle AAGG nazionali

Interessante pronuncia del Tribunale della funzione pubblica nella causa F-7/05.
La questione concerneva la legittimità del trasferimento di materiale probatorio da parte dell'OLAF alle autorità nazionali.
La vicenda, nello specifico riguardante funzionari delle CE, getta un fascio di luce su una prassi e su vicende che spesso si svolgono al di fuori ed in assenza di un qualsiasi controllo e regolamentazione. Si tratta di una problematica di grande impatto anche per il futuro della cooperazione giudiziaria in maniera penale e per il ruolo di soggetti come OLAF, EUROJUST ed EUROPOL.

martedì, maggio 19, 2009

MAE: La Cassazione sulla determinazione del giudice competente

RAPPORTI GIURISDIZIONALI CON AUTORITA' STRANIERE - MAE - CONSEGNA DELL'ESTERO - EMISSIONE DEL MAE - AUTORITA' COMPETENTE


La Corte, discostandosi da un suo precedente arresto, ha stabilito che la competenza ad emettere il mandato di arresto europeo spetta al giudice che ha emesso la misura cautelare, ancorché, al momento della richiesta del P.G., non sia più il giudice “che procede”. Nella specie il gip aveva declinato la propria competenza, ravvisando la competenza del Tribunale davanti al quale pendeva il procedimento di merito.
Sentenza n. 15200 del 26 marzo 2009 - depositata l'8 aprile 2009
(Sezione Prima Penale, Presidente S. Chieffi, Relatore P. Paola)