Cassazione & leale collaborazione tra le parti processuali: la circolazione dei principi in Europa
La Corte di cassazione inizia a richiamare con sempre maggiore frequenza il principio di leale collaborazione (e comunicazione) tra le parti processuali.
Da ultimo in una sentenza di particolare interesse (SSUU 22242/11), nel decidere sulla eccepibilità della omessa notifica ad uno dei difensori in sede di appello camerale, richiama il principio di cooperazione tra le parti e nel caso di specie impone un dovere di comunicazione ai difensori, rinviando anche alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo.
Nulla da eccepire in attesa di pronunce che sappiano sanzionare anche le omissioni di comunicazione (e quante se ne riscontrano nella quotidiana esperienza!) delle procure nei confronti delle difese.
Questo il principio ribadito dalle SSUU: "Nel procedimento camerale l’omessa citazione del codifensore comporta una nullità a regime intermedio, la quale va eccepita prima della deliberazione della sentenza che definisce il grado, senza che rilevi la presenza o meno in udienza dell’imputato o del codifensore ritualmente citato".
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