lunedì, marzo 30, 2009

Il giudice Garzon apre un'inchiesta su esponenti dell'Amministrazione Bush


A senior Spanish judge has ordered prosecutors to investigate whether key Bush aides should be charged with crimes over the Guantanamo Bay detention center, a lawyer said Sunday.
Investigating magistrate Baltasar Garzon has passed a 98-page complaint to prosecutors that accuses former Attorney General Alberto R. Gonzales and five others [John C. Yoo, Douglas J. Feith, William J. Hayes II, Jay S. Bybee and David S. Addington] of being the legal architects of system that allowed torture in violation of international law, human rights lawyer Gonzalo Boye told CNN.
Prosecutors will review the document to determine if a crime has been committed.
The prosecutor’s office will make a decision within five days, said Boye, one of the report’s authors. Garzon accepted the complaint under Spanish law because there were several Spaniards at Guantanamo who allegedly suffered torture.

lunedì, marzo 16, 2009

La Francia non consente ai PM di indagare casi di corruzione internazionale

Il Consiglio d'Europa, attraverso il suo gruppo di lavoro anticorruzione, GRECO, ha criticato duramente la legislazione francese per restringere i margini dei propri inquirenti per quanto riguarda casi di corruzione internazionale (il documento in pdf).
Si tratta di restrizioni legislative che impediscono una efficace azione di contrasto delle Autorità francesi nei confronti delle proprie imprese che si rendono responsabili di casi di corruzione internazionale.
Il rapporto è molto severo nei confronti della Francia anche in ragione del ruolo francese nell'economia globale.
Le critiche non possono che richiamare il caso giudiziario, che ha impegnato le cronache giudiziarie degli ultimi mesi, e che ha visto alcune personalità e rilevantissime società francesi inquisite dalla Procura di Potenza per quanto riguarda la gestione del petrolio lucano (ab).

lunedì, marzo 02, 2009

Sentenza Traghetti del Mediterraneo (C-173/03) & responsabilità civile magistrati: la Commissione si muove

E-7021/08IT
Risposta di José Manuel Barroso
a nome della Commissione
(25.2.2009)


La Commissione ha preso contatto con le autorità italiane in merito al seguito riservato alla sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee nella causa Traghetti C-173/03.

Impronte digitali & CEDU: problemi per l'eventuale implementazione italiana del Trattato di Prum?


Corte europea dei diritti dell’uomo, Grande Camera, 4 dicembre 2008, ric. 30562/04, S. e Marper c. Regno Unito
Violazione dell’art. 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Cedu
La Corte stigmatizza, all’unanimità, la mancanza di una legislazione nazionale che non preveda la possibilità di distruggere le impronte digitali e i campioni di Dna una volta che gli individui sospettati di aver compiuto reati penali risultino scagionati. Tale tipo di conservazione, prevista dalla legge per un tempo illimitato (unica legislazione a non prevedere un limite di tempo a tale conservazione in seno al Consiglio d’Europa), costituisce una violazione del rispetto alla vita privata degli individui.
Nonostante tale legge persegua un fine legittimo, la mancanza di un termine temporale alla conservazione, la mancata differenziazione in base alla gravità del reato commesso, l’impossibilità per l’individuo di ottenere la distruzione di tali dati, l’indifferenziato trattamento nei confronti dei minori, la Corte ritiene che il margine di apprezzamento statale superi l’accettabile.
(a cura di Diletta Tega)