Il Parlamento europeo sulla pena di morte
29 gennaio 2007
Risoluzione del Parlamento europeo sull'iniziativa a favore della moratoria universale in materia di pena di morte
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla moratoria universale in materia di pena di morte, in particolare quelle del 23 ottobre 2003, 6 maggio 1999 e 18 giugno 1998,
– viste le risoluzioni sulla moratoria in materia di pena capitale adottate da vari organismi ONU, fra cui la Commissione ONU per i diritti dell'uomo,
– viste le dichiarazioni UE a sostegno della moratoria universale in materia di pena capitale, in particolare quella presentata lo scorso dicembre all'Assemblea generale ONU, che è stata firmata da 85 paesi di tutti i gruppi geografici,
– visti gli orientamenti sulla politica UE nei confronti dei paesi terzi in materia di pena capitale,
– visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che la pena capitale è una punizione crudele e disumana nonché una violazione del diritto alla vita,
B. considerando che l'abolizione della pena di morte è un valore fondamentale dell'Unione europea e un requisito per i paesi che chiedono di aderire all'UE,
C. vivamente preoccupato del fatto che esistono tuttora o sono state reintrodotte legislazioni nazionali in decine di paesi del mondo che prevedono la pena capitale e comportano ogni anno l'esecuzione di migliaia di esseri umani,
D. considerando nel contempo che prosegue la tendenza verso l'abolizione della pena di morte a livello mondiale; compiacendosi al riguardo della completa abolizione della pena di morte negli anni scorsi in Liberia, Messico, nelle Filippine e nella Moldova e la reiezione da parte del Congresso peruviano del progetto di legge sull'introduzione nella legislazione della pena di morte per crimini di terrorismo,
E. considerando che l'Unione europea ha deciso, nel quadro degli "Orientamenti UE sulla pena di morte", approvati a Lussemburgo il 6 giugno 1998, di operare all'interno degli organismi internazionali verso l'abolizione della pena di morte,
F. considerando che il 9 gennaio 2007 il governo italiano e il Consiglio d'Europa hanno deciso di collaborare per raccogliere il massimo sostegno possibile a favore dell'attuale iniziativa in seno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite che prevede una moratoria globale sulle esecuzioni, in vista della piena abolizione della pena di morte,
G. considerando che il 27 luglio 2006 la Camera dei deputati italiana ha approvato all'unanimità una risoluzione che chiede al governo italiano di presentare alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite e dopo aver consultato i partner dell'UE, ma senza passare attraverso la procedura di unanimità, una proposta di risoluzione per una moratoria universale in materia di pena di morte, al fine di abolire completamente la pena capitale nel mondo; che nella riunione del 22 gennaio 2007 il Consiglio Affari generali dell'Unione europea ha convenuto che a New York la Presidenza tedesca dell'UE avrebbe verificato le possibilità e modalità per riaprire il dibattito e deliberare sulla proposta di moratoria universale in materia di pena capitale,
H. condannando l'esecuzione di Saddam Hussein e lo sfruttamento mediatico della sua impiccagione,
1. ribadisce la sua antica posizione contro la pena di morte in tutti i casi e in tutte le circostanze ed esprime ancora una volta il proprio convincimento secondo il quale l'abolizione della pena di morte contribuisce a rafforzare la dignità dell'uomo e al progressivo sviluppo dei diritti dell'uomo;
2. chiede che sia applicata immediatamente e senza condizioni una moratoria universale sulle esecuzioni, attraverso una risoluzione in questo senso dell'attuale Assemblea generale delle Nazioni Unite, che il Segretario generale delle Nazioni Unite dovrebbe poter controllare nella sua applicazione effettiva;
3. sostiene fermamente l'iniziativa della Camera dei deputati e del governo italiani, sostenuta dal Consiglio e dalla Commissione UE nonché dal Consiglio d'Europa;
4. invita la Presidenza UE ad adottare con urgenza un'opportuna azione per garantire che tale risoluzione sia presentata in tempi brevi all'attuale Assemblea generale ONU; invita la Presidenza UE e la Commissione a tenere il Parlamento europeo informato in merito ai risultati raggiunti nell'attuale Assemblea generale ONU sulla moratoria universale in materia di pena capitale;
5. sollecita le istituzioni e gli Stati membri UE a fare quanto possibile, politicamente e diplomaticamente, per garantire il successo di questa risoluzione in seno all'attuale Assemblea generale delle Nazioni Unite;
6. esorta vivamente tutti gli Stati membri UE a ratificare senza indugio il secondo protocollo opzionale alla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, volto alla completa abolizione della pena di morte;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale dell'ONU, al Presidente dell'Assemblea generale dell'ONU nonché a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite.
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla moratoria universale in materia di pena di morte, in particolare quelle del 23 ottobre 2003, 6 maggio 1999 e 18 giugno 1998,
– viste le risoluzioni sulla moratoria in materia di pena capitale adottate da vari organismi ONU, fra cui la Commissione ONU per i diritti dell'uomo,
– viste le dichiarazioni UE a sostegno della moratoria universale in materia di pena capitale, in particolare quella presentata lo scorso dicembre all'Assemblea generale ONU, che è stata firmata da 85 paesi di tutti i gruppi geografici,
– visti gli orientamenti sulla politica UE nei confronti dei paesi terzi in materia di pena capitale,
– visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che la pena capitale è una punizione crudele e disumana nonché una violazione del diritto alla vita,
B. considerando che l'abolizione della pena di morte è un valore fondamentale dell'Unione europea e un requisito per i paesi che chiedono di aderire all'UE,
C. vivamente preoccupato del fatto che esistono tuttora o sono state reintrodotte legislazioni nazionali in decine di paesi del mondo che prevedono la pena capitale e comportano ogni anno l'esecuzione di migliaia di esseri umani,
D. considerando nel contempo che prosegue la tendenza verso l'abolizione della pena di morte a livello mondiale; compiacendosi al riguardo della completa abolizione della pena di morte negli anni scorsi in Liberia, Messico, nelle Filippine e nella Moldova e la reiezione da parte del Congresso peruviano del progetto di legge sull'introduzione nella legislazione della pena di morte per crimini di terrorismo,
E. considerando che l'Unione europea ha deciso, nel quadro degli "Orientamenti UE sulla pena di morte", approvati a Lussemburgo il 6 giugno 1998, di operare all'interno degli organismi internazionali verso l'abolizione della pena di morte,
F. considerando che il 9 gennaio 2007 il governo italiano e il Consiglio d'Europa hanno deciso di collaborare per raccogliere il massimo sostegno possibile a favore dell'attuale iniziativa in seno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite che prevede una moratoria globale sulle esecuzioni, in vista della piena abolizione della pena di morte,
G. considerando che il 27 luglio 2006 la Camera dei deputati italiana ha approvato all'unanimità una risoluzione che chiede al governo italiano di presentare alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite e dopo aver consultato i partner dell'UE, ma senza passare attraverso la procedura di unanimità, una proposta di risoluzione per una moratoria universale in materia di pena di morte, al fine di abolire completamente la pena capitale nel mondo; che nella riunione del 22 gennaio 2007 il Consiglio Affari generali dell'Unione europea ha convenuto che a New York la Presidenza tedesca dell'UE avrebbe verificato le possibilità e modalità per riaprire il dibattito e deliberare sulla proposta di moratoria universale in materia di pena capitale,
H. condannando l'esecuzione di Saddam Hussein e lo sfruttamento mediatico della sua impiccagione,
1. ribadisce la sua antica posizione contro la pena di morte in tutti i casi e in tutte le circostanze ed esprime ancora una volta il proprio convincimento secondo il quale l'abolizione della pena di morte contribuisce a rafforzare la dignità dell'uomo e al progressivo sviluppo dei diritti dell'uomo;
2. chiede che sia applicata immediatamente e senza condizioni una moratoria universale sulle esecuzioni, attraverso una risoluzione in questo senso dell'attuale Assemblea generale delle Nazioni Unite, che il Segretario generale delle Nazioni Unite dovrebbe poter controllare nella sua applicazione effettiva;
3. sostiene fermamente l'iniziativa della Camera dei deputati e del governo italiani, sostenuta dal Consiglio e dalla Commissione UE nonché dal Consiglio d'Europa;
4. invita la Presidenza UE ad adottare con urgenza un'opportuna azione per garantire che tale risoluzione sia presentata in tempi brevi all'attuale Assemblea generale ONU; invita la Presidenza UE e la Commissione a tenere il Parlamento europeo informato in merito ai risultati raggiunti nell'attuale Assemblea generale ONU sulla moratoria universale in materia di pena capitale;
5. sollecita le istituzioni e gli Stati membri UE a fare quanto possibile, politicamente e diplomaticamente, per garantire il successo di questa risoluzione in seno all'attuale Assemblea generale delle Nazioni Unite;
6. esorta vivamente tutti gli Stati membri UE a ratificare senza indugio il secondo protocollo opzionale alla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, volto alla completa abolizione della pena di morte;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale dell'ONU, al Presidente dell'Assemblea generale dell'ONU nonché a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite.
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